Il Teatro Comunale Garibaldi è composto da una Sala Grande, in grado di ospitare 490 spettatori, e da un Ridotto, per 60 spettatori. Nel foyer, oltre alla biglietteria e a un guardaroba, trova spazio il bar del teatro
La Sala Grande, classico esempio di teatro all’Italiana ottocentesco, possiede quattro ordini di palchi e una platea nei caldi colori del rosso, del velluto, con rifiniture dorate e stucchi. Il palcoscenico con un boccascena di circa 7,5 mt e una profondità di oltre 11 mt, è adatto ad ospitare la maggior parte degli spettacoli di prosa o concertistica: da monologhi, a complesse scenografie; da gruppi da camera, a orchestre sinfoniche.
Il Ridotto, situato al primo piano del Teatro, ha una platea e un palcoscenico adatti a piccoli eventi ed incontri che replicano, seppure in scala ridotta, l’atmosfera classica ed elegante della Sala Grande.
Inserito all’interno del cassero delle mura trecentesche, il Garibaldi venne edificato per una società di possessori di azioni per la costruzione di un teatro e stanze di conversazione detta Accademia dei Risorti, di cui faceva parte il Comune, sorta nel Novembre 1859, alla cui presidenza era il Conte Alfredo Serristori.
Fin dal Settembre 1860 venne incaricato del progetto l’ingegnere architetto Angelo Pierallini. Aperte le stanze di conversazione il 28 Gennaio 1869 con una festa da ballo, il teatro, decorato con sapore neoclassico ed intitolato a Giuseppe Garibaldi, venne inaugurato il 16 Aprile 1872 con l’opera “Ernani” di Giuseppe Verdi, mentre il 7 Giugno 1884 fu messa in scena la prima rappresentazione di prosa “Arduino d’Ivrea” di Stanislao Morelli.
Nel 1878 venne acquistato da alcuni cittadini figlinesi che nel Gennaio 1879 costituirono l’Accademia dei Concordi. Attivo fino al 1957, dopo un periodo di abbandono ed il successivo restauro, è stato riaperto il 7 Ottobre 1995.
Indirizzo
Piazza Serristori, 1150063, Figline Valdarno,