Anche i Tarlati di Arezzo avevano possessi in queste terre e intorno al 1325 si impadronirono con le armi del castello di Bucine.
La Repubblica Fiorentina continuò nei decenni successivi il suo progressivo inserimento nella zona, formando nel 1360 una “Lega” che prese appunto il nome di “Valdambra”.
La Torre di Galatrona, chiamata anche il “Torrione”, è un’antica torre di controllo di origine medievale e dall’alto dei suoi 27 metri si goda una vista eccezionale su tutta la Valdambra, i suoi borghi, le colline, i vigneti e gli oliveti. Al suo interno è stato realizzato un percorso multimediale che ripercorre le vicende della torre e del suo castello, non più esistente, al centro delle lotte tra Firenze e Siena e tra Firenze e Arezzo. Nei pressi della torre di trova la Pieve romanica di San Giovanni Battista a Petrolo, che custodisce al suo interno tre opere di terracotta invetriata di Giovanni della Robbia, realizzate tra il 1517 e il 1521. Posto nel Valdarno, nella fascia dove gli estremi monti del Chianti vanno a toccare la valle superiore dell’Arno, lungo il percorso del torrente Ambra, il territorio comunale di Bucine è tra i più estesi della Toscana; per la sua posizione è un considerato una “porta del Chianti” e un ottimo punto di partenza per esplorare i diversi borghi di questa valle e le vicine città d’arte.
Nei dintorni di Bucine, in località Cennina, si trova la rocca che, tra quelle della zona, meglio conserva l’antico aspetto di castello medievale. Il borgo sorge sul cucuzzolo di una collina, racchiuso dai resti di un’imponente cinta muraria, all’interno della quale si trovano casette in pietra e mattoni, una pittoresca piazza “Della Cisterna” e il “cassero”, un tempo il cuore della fortificazione. La vista panoramica, in particolare dal lato nord del castello, in prossimità della Chiesa, è spettacolare.
Intorno a Bucine si distende un paesaggio in cui si alternano valli ricche di terreni coltivati, principalmente a vite e olive, e colline ricoperte da una vegetazione di querce e arbusti mediterranei.
In zona sono inoltre presenti alcuni alberi monumentali; questi esemplari, di età, dimensioni e forme uniche e spettacolari, sono censiti, protetti e valorizzati grazie a un percorso e ad attività di educazione ambientale.
Numerosi sono gli itinerari che si possono seguire partendo da Bucine, alla scoperta della natura e della storia della zona. Tra questi la Via della Ginestra, attraverso sentieri di campagna, vigneti, cipressi e ville, arriva all’antico Santuario di Santa Maria della Ginestra, un luogo di culto molto conosciuto, accanto al quale è stato rinvenuto un antico pozzo etrusco.