La Badia di Soffena fu costruita nel secolo XI. Sorge sulle rovine di un antico castello appartenuto alla famiglia degli Ubertini di Arezzo, del quale restano tracce nella base della torre campanaria della successiva badia. Secondo la bolla del Pontefice Urbano VI del 1090 a favore della congregazione di Vallombrosa la Badia fu un priorato dipendente. Da quel quel periodo iniziarono i lavori di trasformazione e le pareti furono tutte affrescate. Al termine dei lavori il Pontefice Eugenio IV accordò particolari indulgenze a chi si fosse recato in visita nel nuovo tempio di San Salvatore a Soffena. Agli inizi del Settecento la Badia si adeguò allo stile del tempo, le pitture affrescate furono scialbate, al loro posto vennero collocati altari e stucchi di gusto barocco. Con le soppressioni leopoldine nel 1779 l’edificio fu venduto a privati che lo destinarono a usi diversi riducendolo in breve tempo in uno stato di abbandono perdurato fino a quando, acquisito dallo Stato italiano, l’immobile divenne oggetto di restauri iniziati nel 1960 e conclusi nel 1968. Questi interventi hanno interessato l’intero complesso, compreso gli importanti cicli di affreschi ritrovati sotto gli intonaci.
Indirizzo
Via Soffena 452020, Castelfranco Piandiscò,